Come promesso, con la presenza dell’amico Silvano, abbiamo visitato i villaggi nepalesi ad un anno dal terremoto per verificare come sono stati utilizzati i fondi raccolti.
Abbiamo raccolto Euro 23.746 da 71 persone. Sono stati inviati in Nepal Euro 19.234,67.
Come segnalato in precedenza, abbiamo inviato a ridosso del terremoto, fondi per acquisto di teli di nylon, riso, patate e generi di prima necessità. È stata costruita una casa, poi sono state acquistate lamiere per coprire tutte la case dei villaggi della zona. Il Governo Nepalese dovrebbe erogare i fondi promessi, ci dicono, entro alcune settimane.
Sono stati inoltre distribuiti centinaia di kit scolastici, dalle foto potete vedere che abbiamo provveduto di persona alla distribuzione di ulteriori quantitativi di quaderni e penne.
Inoltre è stata riparata una scuola in precedenza inagibile, dalla foto vedete gli inserti in cemento.
Ed ancora è stata costruita una scuola in bambù, nelle foto appare dipinta in celeste. La scuola è di generose dimensioni oltre le nostre aspettative, ed infatti a quanto ci hanno riferito, la spesa è stata sostenuta per 2/3 da UNICEF e per il restante dalla nostra Onlus.
Abbiamo verificato di persona la gestione dei fondi spediti e l’estratto conto della ONG Nepalese che ci sta aiutando nella degna persona di Salam. Ci è parso tutto in ordine per cui la collaborazione potrà proseguire. La prima scossa di terremoto, nella sventura, aveva allargato le falde acquifere per cui l’afflusso di acqua era assai copioso. Una soddisfazione subito cancellata dalla seconda scossa che ha chiuso le falde riducendo moltissimo la disponibilità di acqua nei villaggi. Non ci auguriamo che una terza scossa ristabilisca la situazione precedente… per cui già ci hanno segnalato che è in corso un progetto per creare una grossa cisterna che possa rifornire almeno per qualche ora al giorno tutte le abitazioni.
I villaggi sono sparsi sulla costa di una montagna e l’accesso anche con una jeep è stato difficoltoso (frequenti retromarce nelle curve…). L’accoglienza nelle scuole è stata strepitosa abbiamo ricevuto circa 60 sciarpe di benvenuto e altrettante corone di fiori…. Danze e tanti sorrisi da parte dei bambini e degli insegnati.
Una scuola Vicentina, grazie all’interessamento dell’amico Luciano Maestri, ci ha fatto avere circa 120 disegni che abbiamo distribuito a bambini e insegnanti. A loro volta i bambini nepalesi hanno fatto altrettanto. Il primo giugno nella scuola di Vicenza saranno esposti i disegni e le foto di questo “gemellaggio” tra bambini.
La situazione in Nepal ad un visitatore distratto pare regolare. A Kathmandu entrando nella strade e nei vicoli laterali si vede però che “mancano” intere case…. Le pagode in legno hanno resistito, sono crollati invece numerosi templi in mattoni e… fango. Molto più grave la situazione a Bhaktapur dove moltissimi sono i crolli e molti i templi danneggiati. Il turismo ci dicono ha subito un tracollo. Nella Guest House a Bhaktapur eravamo solo noi due…
Ci siamo ulteriormente convinti, dopo questo viaggio, della necessità di verificare sempre di persona lo stato dei lavori e l’utilizzo dei fondi. Non avremo mai la certezza assoluta che sino all’ultimo dollaro le cose siano andate come dovevano, ma in ogni caso le verifiche sono assolutamente utili.