All’indomani del terremoto che ha sconvolto un Paese già povero una mail di Indra Lama Tamang mi chiese aiuto. Indra ha accompagnato me ed altri amici più volte a “spasso” per le montagne nepalesi.
Ci siamo messi in mente di adottare il villaggio. Abbiamo lanciato una sottoscrizione che dovrebbe arrivare a circa 25 mila euro. Come primo intervento abbiamo inviato 1000 euro per acquisto
di teli di nylon, riso, patate e generi di prima necessità, immediatamente distribuiti agli abitanti del villaggio. In un secondo momento grazie al prezioso aiuto dello Studio Spinetta & Partners di Cornuda (TV) è stato realizzato il progetto di una casa ad un piano (tetto in lamiera) che verrà costruita con criteri antisismici e non con pietre, fango e paglia.Il costo dei materiali per questa struttura con dimensioni 8×9 ci è stato quantificato in euro 4060. Il lavoro verrà chiaramente fatto dagli abitanti del villaggio.
È stato dunque deciso di sostenere la costruzione della prima casa con 3500 euro. I primi 1500 euro inviati tramite Western Union. Il resto inviato a mezzo banca stanti i costi elevati di Western Union.
Il problema era ovviamente la corretta gestione del denaro. La questione in un primo tempo è stata affrontata sollecitando la creazione di un gruppo di gestione nominato in loco dal villaggio. Gli abitanti hanno poi firmato un documento (molti con l’impronta digitale…) nel quale spiegavamo il nostro desiderio di una gestione democratica del denaro e di corretti criteri di precedenza nella costruzione delle case.
Un colpo di fortuna (il mondo è piccolo…) ci ha permesso di entrare in contatto con un gruppo di italiani che da anni segue proprio il medesimo villaggio e che ben conosce le esigenze ed anche le persone!
Questa è la loro pagina Facebook:
https://facebook.com/profile.php?id=1053738574643996.
Con loro collabora da anni l’Associazione 12 Dicembre ONLUS (http://www.12dicembre.org/).
Il riferimento in Nepal, con cui collaborano da decenni è l’organizzazione locale SAHAKARYA RA BIKAS (cooperazione e sviluppo) ed è diretta da Salam Singh Tamang che proviene da quelle zone e interviene da molti anni in supporto alle necessità pratiche dei villaggi (costruzione di scuole, assistenza sanitaria, microcredito).
Oggi, per sostenere i villaggi nel post-terremoto con il progetto “Take Care 1 Village” la pagina Facebook ufficiale è qui: https://facebook.com/takecare1villagenepal.
Le donazioni verranno gestite direttamente dalle popolazioni e dai Comitati Scolastici per identificare i beneficiari più bisognosi.
Due Onlus senza conoscersi hanno deciso di adottare lo stesso villaggio!
Abbiamo dunque aderito all’idea di sostenere le esigenze più immediate in attesa dell’arrivo del monsone. Abbiamo inviato in due riprese 1000 + 1000 euro per l’acquisto di lamiere zincate (il tetto di 20 case). Questa l’esigenza immediata. In un momento successivo di intesa con la ONG locale si provvederà ai progetti di ricostruzione/riparazione di case e scuole in base ai denari disponibili. Le lamiere ovviamente saranno riutilizzate.
Enrico Crespi, che ha operato per anni in Nepal e che cura un blog dedicato (http://crespienrico.com/) si recherà in Nepal di persona questo mese (luglio 2015) per verificare la situazione e valutare gli interventi necessari per la popolazione e le scuole.
Devo ringraziare quanti hanno contribuito alla raccolta fondi. Grazie di cuore a chi mi ha dato 10 euro e a chi ne ha versati 10 mila.
Un grazie particolare agli amici di Nusco (che di terremoti se ne intendono…) che hanno lanciato, col tramite di Giovanni Marino, una generosa sottoscrizione.